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Sull'esistenza di vittime nascoste dall'esercito sabaudo sono in corso da più di dieci anni accese polemiche. Si contrappongono con toni molto duri quanti sostengono che niente è stato nascosto e quanti, invece, sostengono che migliaia di soldati sono stati sciolti nella calce per non rivelare la responsabilità dell'Esercito nella loro morte. Questo volume tenta di affrontare in termini rigorosamente scientifici questa polemica riportandola nel rigoroso ambito dell'analisi dei dati. Vengono analizzate, a questo proposito, 3.500 circa biografie di militari meridionali ricavate dai Ruoli Matricolari o da ruolini, tabelle e pubblicazioni ufficiali. Le biografie sono riferite a 1.300 prigionieri di guerra meridionali, oltre 700 soldati meridionali immatricolati nel 41° Reggimento considerato, da Alessandro Barbero, un campione rappresentativo dei 100 Reggimenti italiani, circa 1.000 soldati meridionali inviati ai Cacciatori Franchi tra il 1861 e il 1868 e 500 circa soldati meridionali trasferiti dai Cacciatori Franchi alle Compagnie di Disciplina tra il 1868 e il 1870.